La parola Yoga deriva dal sanscrito “yug” che significa unire, unione.
Cosa si unisce? Ciò che non viene riconosciuto come un unicum ma che in realtà lo è; ciò che nell’esperienza incarnazionale terrestre si è frantumato e frammentato disgregandosi dall’unità ancestrale.
Lo yoga come nella maggior parte dei casi è conosciuto in occidente è una piccola porzione di ciò che il continente asiatico ha generato nel corso dei millenni, e come in ogni insegnamento possiamo individuare due principali strati: uno essoterico e uno esoterico. Lo strato esoterico è quel corpus di insegnamenti che viene riservato agli iniziati e senza divulgazione pubblica. La sfera essoterica invece è la veste ridotta, semplificata e lacunosa che viene comunicata alla società “normale”.
Inoltre, considerando la storia, la cultura e le modalità di vita del continente e dei popoli nel quale è nato, ogni compendio di tecniche e precetti chiamati “yoga” va contestualizzato nello spazio-tempo nel quale è germinato; quindi è bene e doveroso che le parti date per scontate e implicite in quei luoghi, vengano nel nostro continente spiegate e adattate alla nostra struttura, al nostro tempo e agli obiettivi che ci si prefissa.
Se sei presente e ti espandi davvero coscientemente nel tuo corpo, in ogni organo, in ogni cellula fino a sentirle una ad una, e ancora più in profondità negli atomi e nelle loro sub particelle.. se sei presente ai tuoi pensieri, alle tue emozioni, ai tuoi stati d’animo.. se diffondi la tua essenza, presenza e coscienza nel tuo corpo, allora diventi finalmente pieno di te favorendo l’apertura di molte porte interiori (e successivamente esteriori), liberando i sensi da gioghi e pesantezze, permettendo loro di ampliarsi ed espandersi. In questo modo la percezione del mondo cambia sostanzialmente, per davvero, realmente, e così anche il tuo modo di porti e di agire nel mondo.
Ci sarebbero molte cose da dire riguardo tutte le varie pratiche yogiche, ma si divagherebbe dal tema centrale dal quale siamo partiti.
Qui voglio portare una versione di questo .. concetto..quanto più fedele al significato originale della parola yoga.
Questo cammino allora lo chiamerò “Yoga delle Origini”.
Ecco dunque una prima panoramica dello Yoga delle Origini, esposta attraverso un elenco di punti salienti.
- L’uomo è il punto d’incontro tra la Natura Terrestre e la Natura Divina, dove entrambe si supportano l’un l’altra. La Natura Terrestre accoglie e ospita Natura Divina, che a sua volta la ispira, supporta e anima. Sono due nature distinte ma non separate.
- Nello Yoga delle Origini si cerca l’unione di queste due ma non per fondersi nel grande tutto abbandonando la propria coscienza individuale (questo è un errore di interpretazione scaturito da contesti specifici che analizzeremo in futuro), bensì si cerca riprendere contatto con se stessi, con la propria anima, attraverso quello strumento libero da ogni condizionamento e bugia: il corpo.
- Tu non sei solamente il tuo corpo, ma sei anche e profondamente il tuo corpo.
- Perché riprendere contatto con se stessi? Per condursi, educersi e portare a compimento la propria opera particolare ed individuale che, come una stella contribuisce alla luce e alle costellazioni del firmamento, opera generale.
- Chiediti quindi qual è dunque lo scopo che vuoi dare alla tua esistenza! Soffrire, subire, o essere gioioso e felice?
- Come puoi farlo? Raggiungendo il tuo luogo naturale, personale ed incontaminato. Quel luogo che non è stato toccato dalle ferite inflitte, dagli smacchi ricevuti, dai condizionamenti assorbiti. E’ il luogo della tua naturalità, e non della tua normalità. E’ quella luce del tuo bambino interiore prima che il mondo si impossessasse di lui.
- Ognuno ha il diritto umano-divino di crearsi una vita felice, che lo soddisfi e che, a guardarla ti faccia zampillare dal cuore un moto di bellezza “Oh ma che bello..!”.
- Lo scopo dello Yoga delle Origini non è allenarsi a distaccarsi dai rimpianti per poter morire lievemente e andare nel nirvana leggiadri e dimentichi del proprio vissuto, lo scopo dello Yoga delle Origini è aiutarti a creare una vita che non generi proprio rimorsi e rimpianti di ogni sorta! Meglio si vive, meglio si riesce a trapassare quando giunge il momento.
- Tutto ciò che è stato ha un senso. Scoprine il senso, per quanto doloroso e difficile possa essere stato, e adesso dirigiti davvero dove desideri.
- La creazione è in continuo movimento creativo. Ciò che va bene adesso può non andare più bene dopo. Ciò che va bene qui, può non andar bene lì.
- Ognuno di noi è un soggetto che vive la vita secondo esperienze soggettive. L’ascolto individuale è di primaria importanza per creare una comunità sociale sana e florida.
- Dai uno scopo alle tue pratiche yogiche, uno scopo che ti nutra, che ti elevi e ti liberi dai condizionamenti sociali od archetipici che ti impediscono di fiorire e di stare genuinamente, profondamente Bene.
- Onora il tuo nome, ed onora chi sei. Il tuo Io è una bussola, una guida, un timone che ti permette di non dissolverti negli infiniti venti dello spirito e mari dell’anima. Così come ti dice di non gettarti nel fuoco, allo stesso modo è il guardiano e il tutore della tua anima, ma non per bloccarla o soffocarla, bensì per sorreggerla, accompagnarla nel viaggio della sua piena realizzazione.
- Ogni creatura umana può essere considerata come un’individualità composta da: Spirito, Anima, Corpo fisico, Corpi sottili ed Io. (La personalità invece è quel gruppo di strutture che l’individuo assume inizialmente come maschere protettive con le quali sventuratamente finisce per identificarsi frenando il proprio fluire)
- Che tu faccia asana stazionarie o sequenze fluide, entra profondamente dentro ogni postura e senti, senti, senti, senti.. ascolta.. come il tuo corpo cambia e cosa ti trasmette.
- Il respiro: inizialmente respira come vuoi ma sii completamente presente e cosciente. Prova tante respirazioni differenti. Qualcuna ti da fastidio? Qualcun’altra ti piace molto istintivamente? Sentiti libero di sperimentarti. Osserva come una diversa respirazione ti conduce a stati differenti.
- La chiave è nel tuo assetto interiore. Certo conta cosa fai, ma sopratutto come lo fai, la modalità.
- Ogni tipo di respirazione produce determinati effetti. Troverai pratiche con Pranayama specifici abbinati. Scegli ciò che ti serve e praticalo con amore e senso di scoperta, osservazione e avventura verso lo spettacolo del tuo corpo.
- Lo Yoga delle origini ti porta a divenire creatore cosciente della tua vita. Ogni cambiamento della coscienza è reale ed effettivo quando cambiano anche le condizioni fisiche dell’esistenza! Sennò rimane una speculazione mentale sterile e vuota.
- Il motore dello Yoga delle Origini è il fuoco del Dumo (in tibetano gtum mo), il fuoco psichico che arde tra i propri Padre e Madre* interiori uniti nell’estasi, l’amore che unisce gli amanti, il calore della creazione e quindi della creatività.
*Padre e Madre interiori sono intesi come il principio mascolino e il principio femminino uniti all’interno di ognuno di noi.