Alleanza Umana-Animale, Animal Communication

Pappa Notturna – Dalla prospettiva di un Gatto

Ore 23.30 Cornovaglia, 4 settembre

Mrreeow.

“Oh Torus vuoi venire in camera con me vero? vieni caro vieni” Disse la madre di Delphine dopo essere rientrata da una riunione di sovversivi.
“Ma che nanna, io voglio la pappa” ribadì Torus in quello che si tradusse per Genevieve come uno sconsolato “meeow meeow” 
“Mah, che strano, è entrato in camera ed è subito uscito.. non sa quello che vuole”
“No, no Genevieve! io so benissimo quello che voglio: ho detto chiaramente PAPPA, guardando verso la cucina..ma tu mi hai rifilato un po’ di crocchette senza capire che volevo anche altro dopo..Vorrei vedere te al ristorante, dici che hai fame ti portano quello che hai preso la volta prima senza pensare di *chiederti* cosa vuoi adesso, nel momento presente, l’unico che conta.”
“Vabbè stai fuori allora…”
E concluse così, con facile risoluzione il dialogo irrisolto lasciando Torus a bocca vuota.
“Ora chiamo Delphine, lei si alzerebbe anche fossero le 3 di notte.. non si esime mai dal venire a vedere di cosa ho bisogno..” 
Ora la penso.. così le arriva meglio la mia chiamata.
“Dio sono cotta, ho i muscoli doloranti..” movimenti erculei di natura emozionale e fisica avevano steso Delphine. Una stanchezza bella e corposa ma anche molto profonda. La nuotata in mare al tramonto era stata la ciliegina sulla torna di una giornata molto pregnante, e la luna nuova in vergine era lì lì per fare capolino.
“No ma perché l’ha invitato ad entrare in camera.. quel miagolio è per la pappa.. no ora mi tocca alzarmi se no non smette…” 
“Mreeeeow”. “Mreeeow”
“Hey Torussino vieni a letto con me dai”.
“…” “No ma come…tu che mi capisci sempre come fai a dirmi di venire a letto, io voglio la pappa… guarda entro giusto un attimo perché sei tu e la tua camera è molto carina.. ma…” 
“Dai Torus facciamo la nanna.. “
Torus sentì due mani calde sollevarlo da terra; non contento si sentiva trasportato via dal suo suolo e venne fatto atterrare sul morbido piumone già presente sul letto nonostante il caldo settembrino. 
“No!” Saltò deciso giù dal letto e si fiondò sulla poltrona di velluto.
Scrat.. scrat.. 
“E’ il momento di farlo.. l’urgenza lo richiede e mi sento assolutamente legittimato a farlo..mi faccio le unghie sulla poltrona di velluto.. Dephine non lo sopporta..”
Non sempre servono grandi cose..a volte è un ronzio di una zanzara, a volte il suono di stoffa pronta a lacerarsi graffiata da piccoli e deliziosi artigli di gattino..per far alzare la ragazza.
Dai ragazza sù alzati.
“Devo farlo, povero micetto, ma come si fa a lasciarlo a se stesso se ha fame, poverino, se io ho fame mangio.. lui come fa a prendersi le cose da solo..”
“Eccomi… andiamo giù..”
“Eeeevvai!!, Adorata umana come mi ami, anche io ti amo, meno male che ci sei tu”
“Vediamo che vuole ora questo.. sicuramente le alici, no veramente di mettermi a maneggiare il pesce a mani nude a quest’ora non ho voglia… ah! “ pensò lei.
“…” “Perché tentenna? Sa che il pesce è in frigo.. perché sta andando verso le crocchette.. ha visto che le ho lasciate..” 
“Sarà meglio essere inequivocabili oltre ogni dubbio.. “ Con un balzo felino Torus saltò sulla credenza e si diresse verso il frigo e si sedette li immobile emettendo miagoli ad intervalli regolari piuttosto rapidi e incalzanti.
“Mi sa che prima la finiamo prima torno a letto”.. concluse Delphine. Arresa si infilò due guanti di lattice giusto per non impregnarsi la pelle di un’intensa essenza marittima e salmastra e a passi stanchi andò verso il frigo, prese il vassoio di polistirolo blu, sollevò il cellophane e afferrando i corpi delle alici – ormai trapassate da due giorni- per le loro code, le adagiò su un piattino che mise sul davanzale della finestra, il posto consueto dei pasti di pesce.
Torus non pensava più. L’odore delle alici si era impossessato del suo cervello cervello. Il resto non esisteva più. Lui e le alici stavano diventando una cosa sola e si fiondò a mangiarle di gusto, iniziando dalla testa, la cui croccantezza naturale lo soddisfaceva sempre in modo speciale. 

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